Il piacere del cibo

Food porn ?

Non si tratta di filmini hard dove il cibo fa da sfondo a scene di sesso supersfrenato, ma di un termine coniato per descrivere una tale ossessione per il cibo che rasenta quasi il pornografico. Letteralmente il significato di Food Porn potrebbe anche essere “cibo da mangiare con gli occhi”. Praticamente consiste nella presentazione su riviste patinate o libri di cucina molto trendy, fotografie di piatti che alla sola vista ti fanno venire l’acquolina in bocca. Immagini goduriose di torte al cioccolato, arrosti succulenti, pastasciutte traboccanti sugo, che non hanno niente da invidiare alle covergirls di Playboy.

Vi ricordate il film “chocolat” e di come si godeva dell’assaporare il cioccolato fino a viverlo come “atto peccaminoso” tanto era il piacere che trasmetteva. Ma tutto questo è negativo? Direi proprio di no, di ogni cosa bisogna cogliere l’aspetto positivo. In una società dove la parola d’ordine è velocità, fermarci per gustare e godere di una piatto preparato con cura utilizzando alimenti genuini e impiattato con raffinatezza può rappresentare una svolta per riappropriarci di ciò che stiamo perdendo … Il piacere della piccole cose. Sempre più forte oggi emerge una domanda di autenticità legata alla scoperta delle tradizioni per contrastare l’inconsistenza di una società sempre più liquida e povera di certezze.

In opposizione ai fastfood e al cibo industriale che porta ad una profonda regressione di gusto, odorato e olfatto, che ci priva di molteplici e privilegiati canali per assaporare lentamente il mondo. Addestrare i nostri sensi diventa una necessità per non perdere un patrimonio culturale al quale non possiamo e non dobbiamo assolutamente rinunciare, esso è parte integrante della nostra tradizione e del nostro vivere e deve essere preservato. Ogni ricetta è un’avventura in un mondo fantastico, ricco di profumi, aromi e sapori, ogni alimento dal più semplice al più sofisticato ci aiutano ad affinare i nostri sensi e ad assaporare e percepire il mondo che ci circonda in modo più profondo e delicato.